15 Giugno 2022
«sensate esperienze» e «dimostrazioni necessarie»

L’ultimo articolo blog parlava di formazione ed esperienza, due aspetti cruciali del nostro lavoro. Oggi approfondiamo il secondo aspetto.


Dato che amiamo le citazioni, oggi esordiamo con una di – nientepopodimeno che – Galileo Galilei che, definendo il metodo scientifico, parlò di: un mix di «sensate esperienze» fuse alle «dimostrazioni necessarie».


Leggendo queste parole ci siamo letteralmente illuminati! Perché questa è la più efficace sintesi del nostro lavoro mai letta, non ché il fondamento della nostra efficacia.


A volte ci capita di ricevere domande preoccupate da imprenditori perplessi proprio sulla nostra efficacia, domande tipo: “Ma voi, che non avete mai lavorato in una ditta di caldaie, come potete essere efficaci in una linea di montaggio?”.


La domanda è lecita e la risposta doverosa è: grazie al metodo scientifico.


Proprio così, perché effettivamente come temporary manager – magari – non abbiamo calcato la linea di produzione di un’azienda di caldaie, però quella di una fabbrica di rubinetteria sì.
E da quell’esperienza abbiamo ricavato «sensate esperienze» e «dimostrazioni necessarie».


Abbiamo cioè esperito una conoscenza affidabile e verificabile di quella dinamica aziendale secondo una modalità in grado procede per raggiungere la conoscenza di ciò che ci circondava. Una volta raggiunto questo traguardo non abbiamo fatto altro che rilevare i pattern necessari per riprodurre un metodo.


Non stiamo dicendo che caldaie e rubinetti si costruiscono allo stesso modo, siamo solo consapevoli che siamo partiti da ipotesi teoriche, le abbiamo vagliate nella realtà, attraverso analisi logico-razionale filtrata dall’esperienza e ne abbiamo estrapolato un metodo: riproducibile.


Variazione di flussi, modalità operative specifiche, virtuosismi di sostanza forma e vizi di forma sono dettagli e peculiarità che ogni azienda possiede nel proprio DNA. Ma restano dettagli che possono essere ricondotti e circoscritti a un metodo affidabile perché testato.


Ecco come funziona- o per lo meno dovrebbe funzionare – l’esperienza di un temporary manager.


Ah! Quasi dimenticavamo, alla base delle dimostrazioni necessarie ci sono i dati perché: “un uomo senza dati è solo un altro uomo con un’opinione”.

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