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Dal latino invidere: guardare contro, guardare male, guardare con astio. Il fatto è che spesso è l’invidioso vittima della sua invidia.
Brutta bestia l’invidia, cita l’adagio popolare ed è proprio così: l’invidia è una brutta bestia, ma non per chi è l’invidiato quanto per chi invidia.
Facciamo un passo indietro. L’ufficio, si sa, è un po’ come una famiglia: caratterizzato da errori, passioni e favoritismi. C’è sempre il “cocco di mamma o di papà” il figlio che, non si sa bene per quale ragione (almeno non lo sanno gli altri figli) riceve sempre un trattamento di riguardo da parte dei genitori.
A lui/lei vengono riservati i bocconi più pregiati di un piatto e sempre a lui/lei vengono risparmiate le fatiche più aspre (che quindi vengono divisi tra la restante fratria).
Ora, è normale che agli altri fratelli girino…. alcune idee nel cervello, soprattutto perché non capiscono il motivo di tanta e tali disparità. Quindi cosa fanno? Se la prendono con il privilegiato.
Torniamo in ufficio:
“Chissà cosa avrà dato per quel ruolo data la sua inettitudine…”
Oppure
“Il solito leccapiedi che fa carriera in maniera servile…”
O altrimenti
“Secondo me è il/la figlio/a illegittima del direttore generale, sennò non si spiega”
Questa è spesso la colonna sonora dei Manager Penitenti Moderni Invidiosi alla macchina del caffè, perché? Semplicemente perché non capiscono perché a loro certi privilegi sono negati e ad altre figure – secondo loro meno meritevoli – sono concesse.
Se sei d’accordo con me sul fatto che i benefici concessi a un collega di nulla privano il Penitente, posso comprendere che certi benefici fanno gola a tutti quindi?
Quindi questo Penitente farebbe bene a fare l’unica cosa sensata: chiedere anche lui benefici e, in caso di diniego, capirne il motivo.
Nel chiedere, con giusti modi e corrette argomentazioni, si ottengono molti più risultati che covare rancore nel silenzio verso chi non ha responsabilità.
L’invidioso potrebbe riscoprirsi, magari dopo una trattativa serrata, molto più “arricchito” di concessioni di quanto non immaginasse, oppure potrebbe scoprire di non essere così indispensabile (o prezioso) per la sua azienda e potrebbe decidere di spiccare il volo verso lidi a lui più favorevoli.
Insomma, nel chiarire il campo e diradare la nebbia del “non detto” ci si guadagna sempre soprattutto quando è la nostra invidia a parlare… contro la persona sbagliata.
Ci vediamo al … prossimo cerchio.
NdR: Sono infinite le strade che un imprenditore è chiamato a scegliere ogni giorno. Solo poche possono condurti al successo, troppe nascondono insidie e trappole per la tua fortuna. Poter avere accanto un consiglio esperto può significare imboccare la strada più faticosa ma che sicuramente porterà al successo.
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