17 Novembre 2021
La Divina Impresa – I Superbi

“Chi si loda s'imbroda.” Recita l’adagio popolare. E i nostri superbi sono imbrattati dell’invidia di colleghi e superiori.


Siamo abituati a competere sin da piccoli. A scuola chi alzava la mano per primo poteva rispondere, dando prova di aver studiato e meritando gli elogi del maestro; a calcio i migliori durante gli allenamenti avevano l’onore di calcare il campo da gioco la domenica mattina; anche durante il catechismo si era costantemente costretti a dar prova di “essere sul pezzo”, sempre e comunque.


“Non farti bagnare il naso!” era il monito che ci accompagnava in molteplici avventure vissute e noi lì a sgomitare per ritagliarci il nostro angolo di Paradiso in terra.


Ecco, immaginate tutto questo elevato all’ennesima potenza e avrete il Manager Penitente Moderno Superbo.


Lui non vuole essere il primo della classe, lui è il primo della classe. Punto.


Se la sua formidabile competitività lo rendesse esclusivamente il miglior professionista disponibile sull’head quarter, tutti sarebbero contenti: dal capo al sottoposto. Il problema è che il Superbo non deve vincere, lui deve stra-vincere; azzerare l’avversario (per lui sono tutti avversari), eliminarlo prima che diventi, anche solo vagamente, un professionista credibile agli occhi del pubblico. Perché in una squadra non c’è posto per due numeri 10. O sei il capocannoniere e resti in panchina.


Il Superbo non fa nulla per nascondere quanto meritata sia la sua posizione di “capocannoniere-in-vetta-alla-classifica-con-30-gol-di-scarto-sul-secondo” e ogni palla che butta dentro è un trionfo che non può nascondere agli inseguitori.


“Vista la mia presentazione?”
“Anche questo mese siamo in over target grazie a me!”
“Ma dove vai con quell’analisi, nemmeno io potrei presentarla così”
“Certo che quelli di amministrazione stanno combinati proprio male… con un capufficio così poi…”


Queste sono le sue litanie costanti. Litanie che fanno storcere il naso in prima battuta e alla fine stancano tutti coloro che non si sentono all’altezza del bomber (ovvero il resto della squadra).


Ora, sia chiaro, in ogni squadra che voglia partecipare con successo a un campionato deve esserci un capocannoniere, però se questo non umiliasse i compagni solo perché loro non mettono la palla in rete sarebbe di grande beneficio per le sorti dello spogliatoio.


Infatti, se accanto al Manager Penitente Moderno Superbo mettiamo un Manager Benedetto Moderno Leader, avremo realizzato la più formidabile squadra che si possa immaginare.


Se, invece, il Superbo viene lasciato libero di pavoneggiarsi tra le scrivanie e gli uffici, presto assisteremmo a un vero e proprio ammutinamento da parte di tutta la squadra.


E in 1 contro 11 non si vince mai.

 

Ci vediamo al … prossimo cerchio.


NdR: Sono infinite le strade che un imprenditore è chiamato a scegliere ogni giorno. Solo poche possono condurti al successo, troppe nascondono insidie e trappole per la tua fortuna. Poter avere accanto un consiglio esperto può significare imboccare la strada più faticosa ma che sicuramente porterà al successo.

 

Noi siamo pronti a metterci in cammino con te, se anche tu sei pronto per compiere il grande passo, non ti resta che contattarci.

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