Temporary Blog

Se fossimo in una sala cinematografica ora apparirebbe lo schermo nero con la scritta in bianco cangiante: fine primo tempo.

Proprio così, se fossi seduto dentro una sala cinematografica questo sarebbe il momento per correre dal “bibitaro” per comprare Coca-Cola e Bomboniera Algida, perché adesso saresti alla fine del primo tempo.

E noi, da bravi cineasti, riassumiamo cos’è successo durante il primo tempo del tuo Problem Solving Strategico: abbiamo raccolto informazioni.
Semplice no? Semplice, ma non semplicistico.

Perché questo lavoro di raccolta non è stato un lavoro randomico, ma organizzato e strutturato in maniera tale che tu, i tuoi manager e tutti i protagonisti del PSS poteste far emergere quanti più aspetti fondamentali della situazione che state vivendo.

Infatti, grazie al PSS ce ne guardiamo bene di esordire una nostra analisi consulenziale con un bel: “Be’ come va qui in azienda? E cos’è che, invece, non va?” (*)

(frase in grado di far scaturire le più sanguinose guerre interdipartimentale che abbiamo mai visto, con scambi di accuse che travalicano anche il senso minimo dell’educazione”.

Pariamo invece dagli OBIETTIVI, chiari, schematici e riassunti per punti. Poi si approfondisce la DEFINIZIONE DEL PROBLEMA (potenziale), si attraversano gli INDICATORI, si ragiona su COME PEGGIORARE LA SITUAZIONE e infine si conclude prendendo in esame le TENTATE SOLUZIONI e LE ECCEZIONI.

Tutto viene accuratamente segnato e dettagliato in uno schema che ha un grande punto a favore: le caselle dello schema sono compilate proprio da te che stai usando il Problem Solving Strategico per risolvere un tuo problema o per raggiungere un tuo traguardo.

Qual è l’importanza di questo aspetto?
Be’ parliamo la settimana prossima, ora goditi l’intervallo perché il film ricomincia tra poco.

(*)Frase di fantasia atta a riassumere tutto quel coacervo di domande rischiosissime che pongono i manager per farsi un’idea dell’esatta situazione che sta attraversando l’azienda