05 Gennaio 2022
La Divina Impresa – Primo cielo: Manager Illuminati Moderni Prudenti

Il primo cielo del nostro Paradiso Aziendale inizia dalla prudenza. In che modo puoi essere illuminato e illuminante con la prudenza?


I nostri padri ce lo hanno insegnato (o almeno ci hanno provato) dall’alba dei tempi ad agire cum grano salis (con sale in zucca)


Ora, capisco che messa così, questo primo Manager Illuminato potrebbe sembrarti una figura abbastanza banale: tutti noi, in quanto animali pensanti, siamo dotati una prudenza minima. Le nostre azioni vengono ponderate dalla nostra razionalità, non dall’impulso.


Stai quasi pensando che questo livello di illuminazione tu l’hai già raggiunta. Ma prima di passare al livello successivo ti chiedo di far mente locale a una situazione che si ripete molto più spesso di quanto immagini nelle aziende.


Lunedì mattina, riunione commerciale sull’andamento delle vendite. Agenti, capi settori, area manager, tutti schierati e tutti coerenti su un concetto: “le cose non vanno”; nell’ultimo trimestre il numero delle opportunità di vendita sono crollate e anche la qualità dei pochi appuntamenti svolti e tutt’altro che entusiasmanti.


Come fulmine a ciel sereno, irrompe nella stanza la solita frase; “Dobbiamo fare marketing, dobbiamo investire!” (*)


Ora, coinvolgere il dipartimento marketing sull’andamento delle vendite è una mossa sostanzialmente corretta SE sapessi che cosa chiedere al marketing, quale feedback reali condividere e quali difficoltà.


“Non si vende più nulla” oppure “I nostri prezzi sono troppo alti” non è un feedback ma uno sfogo manageriale.


Perché spesso - troppo spesso - “fare marketing” è sinonimo nelle menti manageriali di investire capitali su Google, scrivere post all’impazzata, acquistare spazi pubblicitari con approccio randomico (affissionistica o mobilità urbana che sia).


Così, al termine di queste grandi iniziative comunicative, l’azienda si ritrova con ancora meno soldi nelle casse e con una variazione sulle vendite che non giustificherebbe nemmeno l’investimento di un’inserzione su un giornale locale.


Perché succede questo? Perché, magari, il problema dell’azienda è un problema di percepito da parte dei tuoi clienti o potenziali tali, perciò il marketing c’entra (eccome se c’entra!) ma non per fare investimenti in brand awarness (notorietà del marchio) quanto per recuperare brand equity (credibilità/apprezzamento del marchio).


Quindi dopo risultati scadenti - figli di analisi scadenti inquinate dall’ansia prestazionale - iniziano feedback scadenti: “Il marketing non sa fare il proprio lavoro! Ha sbagliato le zone dove sponsorizzare! Fa arrivare solo perdi tempo che non sono veramente interessati…”.


Così manager dannati, nella fretta di trovare una soluzione e nella fretta di trovare responsabili, hanno perso di vista l’unica strada percorribile.


Come puoi fermare questo tsunami di emotività imprenditoriale?
Partendo dalla prudenza.


Ma la prudenza da sola non basta, per questo sei appena all’inizio di questo viaggio nel Paradiso Aziendale, viaggio che hai iniziato con il piede giusto.

 

Ci vediamo al …prossimo cielo.


NdR: Sono infinite le strade che un imprenditore è chiamato a scegliere ogni giorno. Solo poche possono condurti al successo, troppe nascondono insidie e trappole per la tua fortuna. Poter avere accanto un consiglio esperto può significare imboccare la strada più faticosa ma che sicuramente porterà al successo.

 

Noi siamo pronti a metterci in cammino con te, se anche tu sei pronto per compiere il grande passo, non ti resta che contattarci.

 


(*) Da un’analisi empirica auto finanziata dallo scrivente è emerso che 8 volte su 10 i dipartimenti marketing sono la risposta alle problematiche commerciali e a gran parte delle rimanenti difficoltà aziendali, manco fossero dotati di bacchetta magica.

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