13 Ottobre 2021
La Divina Impresa – I Seminatori di discordia

Scesi oramai nelle profondità più oscure di questo girone infernale, troviamo loro: i seminatori di discordia.


Oramai lo avrai capito: a ogni articolo di questa avventurare scendiamo insieme nei meandri più sordidi e fetidi dell’inferno aziendale; qui vengono puniti peccati che nemmeno avrei la necessità di commentare tanto lapalissiane sono le colpe di questi dannati.


Eppure, il Manager Dannato Moderno Seminatore di discordia merita un’eccezione alla regola, non tanto per empatia nei confronti della sua pena ma per simpatia nei confronti delle pene che riesce a far vivere alla propria realtà lavorativa.


Parliamoci chiaro: in fin dei conti questo Dannato non è poi così cattivo; lui è più un insoddisfatto. Di cosa? Di tutto. Punto.


Inizia la mattina a cambiare espressione del viso non appena si avvicina all’ingresso della sua azienda; un po’ come i vampiri di fronte alla luce solare, cambia espressione del volto e assume una smorfia che è un mix di sofferenza e disgusto. Più si avvicina allo stabile culla delle sue sofferenze e più sentimenti di disperazione e rabbia si sommano a un quadro, di per sé, già preoccupante.


Una volta entrato, l’apoteosi del suo malessere inizia a evolvere in intolleranza: passa il collega del dipartimento commerciale al telefono?
“Ma questo parla sempre a voce così alta?”
Passa la collega dell’amministrazione sovrappensiero?
“Ma questa chi si crede di essere? Sempre con quell’espressione da professoressina dei miei stivali.”
Passa la responsabile del personale?
“Con un paio di gambe così (sempre bene in mostra) ci credo io che ha fatto carriera quella lì.”


Tutto è fonte di disappunto. Tutto è fonte di disappunto condiviso.


Talmente tanto condiviso che oramai i colleghi intercettano i Seminatori di discordia a distanza (pare che la distanza per scovare un Seminatore di discordia seriale sia direttamente proporzionale alla mole di “lamentazioni” che questo riesce a vomitare in una giornata).


Ora, in prima istanza questi Dannati possono sembrare simpatici portatori di pettegolezzo disimpegnato, poi però iniziano ad affossare l’umore dello staff; perché, se è vero che “repetita iuvant”, loro ripetono, eccome se ripetono: ripetono una valanga di malessere e critiche senza soluzione di continuità.


In alcuni ambienti lavorativi fortunati questi Dannati si radunano tra simili e formano un ecosistema tossico ma isolato dal resto dello staff; in questi casi il danno riesce a essere auto-minimizzato.


Un po’ come nella Bolgia Dantesca, infatti, questi dannati vengono straziati dalle loro stesse dicerie malsane fino ad accusare delle vere e proprie ferite emotive. Questo finché non si arriva alla bedgiatrice: una volta superato il tornello queste ferite iniziano a risanarsi, fino al giorno successivo.


Ed ecco che veniamo alla gestione di questo povero Dannato: isolarlo. Non permettergli di infettare, a colpi di malalingua, colleghi e collaboratori. Lasciar sedimentare tutto il suo disappunto nella solitudine aiuterà questi Seminatori di discordia a far scemare questo moto critico fino, quasi, a livelli di tossicità accettabili.


Magari, questo Dannato, messo nella condizione di solitudine potrebbe addirittura avere un’illuminazione e capire che è giunto il momento di provare nuove strategie per attendere risultati differenti nella gestione del suo malessere emotivo.

 

Ci vediamo al … prossimo girone.


NdR: Sono infinite le strade che un imprenditore è chiamato a scegliere ogni giorno. Solo poche possono condurti al successo, troppe nascondono insidie e trappole per la tua fortuna. Poter avere accanto un consiglio esperto può significare imboccare la strada più faticosa ma che sicuramente porterà al successo.

 

Noi siamo pronti a metterci in cammino con te, se anche tu sei pronto per compiere il grande passo, non ti resta che contattarci.

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